venerdì 15 novembre 2013

Da Guerre Stellari a Star Wars



Un Michelangelo per guerre stellari
La prima edizione italiana del manifesto di Guerre Stellari (1977) viene affidata all’illustratore siciliano Michelangelo Papuzza. Su richiesta della casa di produzione Papuzza realizza un fumettone gigante, che strizza l’occhio allo stile di Russ Manning, tra l'altro, in seguito, autore di alcune storie a fumetti ispirate al film,  in cui i personaggi finiscono per somigliare più a Tarzan e agli eroi di Flash Gordon che non a quelli di Lucas.


Ciò dipese dalla scarsa fiducia del distributore italiano che non volle che sul manifesto comparissero volti di attori pressoché sconosciuti. Dopo il successo di Guerre Stellari, Papuzza venne chiamato a realizzare un secondo manifesto decisamente più tradizionale e corrispondente al senso del film e molto simile al manifesto originale realizzato dagli Hildebrandt. 


Lo stile di Papuzza si distingue per un intelligente uso della grafica che non si arrende mai a scelte banali, come nel caso del celebre manifesto realizzato, nel 1964, per Per un pugno di dollari con un Clint Eastwood trasformato in un coloratissimo pistolero pop.


Drew Struzan: il pittore delle stelle




I manifesti della seconda trilogia di Star Wars, e la conseguente riedizione di quelli della prima, sono stati realizzati da Drew Struzan, uno dei più importanti illustratori americani prestati al cinema, autore di celebri manifesti come quelli della saga di Indiana Jones, de I Goonies, Ritorno al futuro e Rambo, solo per citarne alcuni.



Nato a Oregon City nel 1947, studia all’Art Center College of Design di Los Angeles dimostrando subito un grande talento. “Ero povero e l’illustrazione mi sembrava la via più breve per guadagnare una fetta di pane. Disegnavo su tutto ciò che capitava, compresa la carta igienica!”.
Dopo aver ricoperto vari incarichi in agenzie di pubblicità e studi di design, comincia a disegnare copertine per LP di gruppi importanti come i Bee Gees. Con un amico apre uno studio grafico e comincia a lavorare per il cinema disegnando locandine per produzioni minori come L’impero delle termiti giganti (1977).
Nel 1978 aiuta Charles White nella realizzazione del manifesto per la seconda edizione di Guerre Stellari conquistandosi l’ammirazione di Lucas. Da quel momento in poi lavora per importanti case di produzione disegnando i manifesti per Blade Runner, Scuola di polizia, Grosso guaio a Chinatown, Ritorno al futuro, Il nome della rosa, Hook e Harry Potter e la pietra filosofale.
Poco incline all’utilizzo del computer, Struzan viene apprezzato per la realizzazione di manifesti che devono richiamare le grafiche tradizionali: la sua grande capacità di miscelare gli elementi salienti della trama con i grandi volti dei protagonisti ha segnato un’epoca. Contrariamente a quanto era avvenuto per la prima trilogia di Star Wars, distribuita con manifesti e locandine disegnate da artisti diversi (in Italia da Michelangelo Papuzza), nel 1999, in occasione dell’uscita di Episodio I – La minaccia fantasma, Lucas decise che quello di Struzan dovesse essere l’unico manifesto ufficiale per tutto il mondo. Nel 2008 Struzan ha annunciato il suo ritiro disegnando il manifesto per Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo.


Nel 2012 ha realizzato uno splendido omaggio ai classici del cinema horror che potete vedere qui sotto.



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